BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

SEZIONE BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI ED INCLUSIONE

Dieci anni dalla Legge 170/2010 e dalla C. M. sui BES: revisione critica della normativa; procedure e strumenti per l’accoglienza, la gestione e il successo formativo di tutti gli alunni.

Nella seguente sezione raccolgo i materiali di una vita nel mondo della scuola. 

 

Sono stata per dieci anni Referente DSA in un Istituto di Istruzione Superiore e formatrice per Istituti Comprensivi e scuole superiori di secondo grado sulle tematiche relative a DSA e BES, formatrice per l’attivazione degli screening nella scuola dell’infanzia ed in libera professione specializzata nella riabilitazione dei DSA e dell’ADHD.

 

Come figura istituzionale ho seguito passo dopo passo la declinazione concreta delle indicazioni contenute nella normativa relativa ai Bisogni Educativi Speciali che, a partire dal 2010 e per qualche anno successivo, con aggiustamenti lungo il percorso, ha avviato un processo di cambiamento nella scuola di ogni ordine e grado.

 

Tutte le componenti di questo poderoso movimento (scuola, famiglie, servizi del territori e professionisti di diverso profilo) possono testimoniare che il percorso è stato lungo, disomogeneo dal punto di vista territoriale e complesso; tuttavia, a dieci anni dalla L.170 e dalle indicazioni successive alcune riflessioni e materiali potrebbero essere utili sia ai docenti che alle famiglie.

BES nella scuola superiore di II grado

UNA DEFINIZIONE DEI BES

Il termine Bisogni Educativi Speciali (BES) è stato introdotto in ambito internazionale e successivamente in Italia per indicare tutti gli alunni che presentano una richiesta di presa in carico educativa per una varietà di caratteristiche. Proverò a sintetizzare le indicazioni significative anche per la scuola superiore, a partire dalla nota Congiunta MIUR – Invalsi del 2017

Il Piano Didattico Personalizzato per BES

LA RILEVAZIONE DEGLI INDICATORI DI BES

Chi lavora nella scuola sa quanto sia stato complesso mettere in atto le indicazioni, apparentemente chiare ma in realtà di difficile declinazione pratica, contenute della L.170 e nelle successive Linee Guida del 2011: “La scuola garantisce ed esplicita, nei confronti di alunni e studenti con DSA, interventi didattici individualizzati e personalizzati, anche attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato, con l’indicazione degli strumenti compensativi e delle misure dispensative”.

Il Piano Didattico Personalizzato per BES

I CONTENUTI DEI PDP/BES

Diagnosi di ADHD

Funzionamento intellettivo limite

Disturbi evolutivi specifici (certificati da diagnosi specialistica)

Svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale

Il Piano Didattico Personalizzato per BES

LA QUESTIONE DEI “LIVELLI MINIMI ATTESI”

Dopo aver velocemente rivisto le norme generali e specifiche che riguardano gli alunni con BES
identificati dal Consiglio di Classe devo affrontare un tema che per la scuola superiore di secondo grado è centrale, cioè la valutazione anche al fine della validità legale e professionalizzante del titolo di studio conseguito. Se per gli alunni con DSA le linee di intervento sono piuttosto consolidate e chiare, per gli altri BES identificati dai Consigli di Classe è richiesta particolare cura.

Rassegna di sentenze

DSA – BES E GIURISPRUDENZA

Una rassegna di delibere, sentenze, note che nel corso del tempo hanno contribuito a delineare i margini di discrezionalità delle azioni della scuola; le sentenze, per via indiretta, hanno definito dettagli che nella normativa non erano chiari. Come insegnante e Referente, ho ritenuto necessario condividere con i colleghi le informazioni più rilevanti per la stesura di procedure unitarie di presa in carico.

 

Per qualsiasi informazione o richiesta scrivimi compilando il format qui sotto, ti risponderò al più presto.