LEZIONI IMPERFETTE
Come tutti, dal mese di febbraio del 2020, mi sono trovata a vivere una realtà che sembrava un film distopico; dopo i primi giorni di sgomento ed incredulità, una sorta di forza pragmatica di sopravvivenza mi ha spinto ad agire, aprendo le classroom con le mie classi di alunni , in un Istituto Professionale, indirizzo Tecnico dei servizi sociali.
A rifletterci ora, credo che sia prevalso un bisogno prepotente di normalizzare, di riportare ad una forma accettabile quelle routine scolastiche che caratterizzavano la giornata e per definizione scandivano una buona fetta della vita di docenti ed alunni.
Sono stati mesi intensi e difficili: mille sfumature personali e collettive da cogliere ed interpretare ma anche, e questo fu chiaro per tutti noi, la necessità di portare a termine un compito (completare l’anno scolastico) senza arrendersi alla follia del momento. Tra la miriade di nuove prassi da costruire e condividere, ho cercato freneticamente uno strumento che mi permettesse di raggiungere i miei alunni con contenuti il più possibile stabili e coerenti col percorso avviato all’inizio dell’anno scolastico. Con tutti i prevedibili limiti legati all’improvvisazione iniziale, sono nati questi video, lezioni di psicologia che potessero essere riprese ed ascoltate nei modi e nei tempi possibili, viste le complesse situazioni che tutti i miei alunni sperimentavano nelle loro case.
Ecco allora una galleria del ricordo, di lezioni imperfette, registrate ad orari impossibili per evitare i rumori di sottofondo di tutta una famiglia in smartworking, ma generose di informazioni e contenuti… e quello che non si potrà rivedere sono i collegamenti in cui abbiamo inventato una canzone o fatto degli scherzi, chiesto di raddrizzare il quadro alla parete della cameretta, oppure le video -interrogazioni con la direzione degli occhi giusto sopra la linea dello schermo… ma ciò che contava era esserci e tenere duro.