FUNZIONI ESECUTIVE NELLA PRATICA DIDATTICA

FARE SCUOLA CON LE FUNZIONI ESECUTIVE

Chi lavora nel mondo della scuola da molto tempo ( io, per esempio, dal 1985!) ha potuto assistere all’evoluzione dell’approccio clinico alle principali tematiche dei disturbi del neuro sviluppo: basti pensare che nei primi anni di docenza (come insegnante di sostegno alla scuola primaria) leggevo diagnosi che parlavano di “bambino caratteriale” o di “autismo su base psicanalitica”, definizioni oggi inimmaginabili.

 

Nel mio (eterno) percorso di formazione, la pratica didattica mi ha spinto alla ricerca di risposte scientifiche alle più tematiche urgenti nelle scuole di ogni ordine, cioè i Disturbi dell’apprendimento (DSA) e il Deficit d’attenzione (ADHD), sia in termini di comprensione del problema che in ottica di intervento e riabilitazione; per questo in libera professione mi sono occupata proprio di trattamento e aiuto alle famiglie per bambini e ragazzi con DSA e ADHD.

 

E’ così che ho scoperto gli studi sulle funzioni esecutive, in occasione di un corso di Alta Formazione presso l’Università di Milano ed uno presso il Centro Studi Erickson, entrambi dedicati al tema dell’ADHD.

 

Sin da subito mi è sembrata una risposta organica e aggiornata a molte domande che la pratica professionale mi poneva e nel corso di questi anni questo approccio è letteralmente esploso ed è possibile oggi avere molte pubblicazioni approfondite sul tema.

 

Ma la vera sfida, quella più stimolante, l’ho sperimentata nell’applicare il modello teorico delle FUNZIONI ESECUTIVE alla pratica quotidiana, sia nella dimensione riabilitativa individuale che nella dimensione della classe nella scuola superiore.

 

In questa sezione vorrei condividere a piccoli passi alcuni spunti teorici e molte attività pratiche da sperimentare a scuola. Le attività presentate sono idonee a percorsi dai 14 ai 18 anni, quindi rivolte alla scuola secondaria di primo e secondo grado.

Funzioni esecutive nella Scuola

COSA SONO LE FUNZIONI ESECUTIVE?

Ragionare in termini di funzioni esecutive significa iniziare da domande come queste:

i bambini sono capaci di gestire efficacemente le risorse attentive necessarie al raggiungimento di un determinato scopo, oppure di inibire le risposte impulsive non adeguate al compito? Hanno capacità di memorizzare e manipolare le informazioni? I ragazzi tra i 14 e i 19 anni sono organizzati, attenti, flessibili, costanti? Sono capaci di pianificare compiti sul medio o lungo periodo?

Funzioni esecutive nella Scuola

FARE SCUOLA CON LE FUNZIONI ESECUTIVE: Proposta di un metodo

Tutti possono trarre vantaggio da percorsi di miglioramento del funzionamento esecutivo; nel caso in cui abbiamo davanti un bambino o ragazzo con una relazione clinica saranno facilmente recuperabili le valutazioni sulle singole abilità, ma è possibile ipotizzare percorsi di potenziamento generali, che recuperino ed organizzino buone prassi, giochi e attività. In questo caso comunque sarà necessario per il docente procedere con una osservazione mirata del gruppo classe.

Funzioni esecutive nella Scuola

OSSERVARE LE FUNZIONI ESECUTIVE IN CLASSE

Questo materiale è rivolto ai cari colleghi docenti; cambiare punto di vista, modificare il proprio approccio non è facile! Ma se la descrizione del contributo all’apprendimento che che il modello delle funzioni esecutive può apportare vi incuriosisce o vi convince, si può cominciare a piccoli passi, prendendosi il tempo di osservare gli alunni in modo più mirato.

Allego una tabella con una serie di domande che possono guidare l’insegnante nel riconoscere i comportamenti che manifestano determinate funzioni; possono essere adattati ad alunni dagli 8/9 anni in poi. Magari esercitatevi a riconoscere a quale funzione appartiene un comportamento!

Funzioni esecutive nella scuola

CHECK LIST DELL'INSEGNANTE: PROGETTARE CON LE FUNZIONI ESECUTIVE

Dopo un adeguato periodo di osservazione della classe (vedi Osservare…in classe eventualmente linkare) l’insegnante avrà una panoramica delle fragilità e delle potenzialità della classe relativamente alle FE; progettare significa scegliere con grande cura gli obiettivi, il metodo e gli strumenti…e magari può essere utile farsi delle domande!

Funzioni esecutive nella Scuola

L’INCIPIT DEL PERCORSO: COINVOLGERE LA CLASSE

Fare scuola con le funzioni esecutive non significa imbrigliarle dentro ad una modalità curriculare di affrontare gli apprendimenti: significa piuttosto comunicare agli studenti una visione che li veda più consapevoli, protagonisti e aperti ad una mentalità di crescita e di riflessione, stimolati ad affrontare delle novità perché queste saranno loro utili non soltanto nel contesto scolastico ma anche nel proseguo della loro vita.

Funzioni esecutive nella Scuola

QUESTIONARIO SULLE FE

Il questionario di attribuzione presenta tutte le funzioni esecutive declinate in indicatori comportamentali, in modo che si possa descrivere ogni funzione esecutiva in modo concreto e misurabile. Va presentato agli studenti per una redazione individuale, spiegando bene che deve essere letto e svolto con calma e riflessione. I n un contesto didattico che deve virare in modo esplicito e consapevole verso meta cognizione è una ottima occasione per avviare una riflessione sul modo in cui si descrivono le abilità, anche con un lessico appropriato, riconoscendo ed attribuendo dei significati ai propri comportamenti. Alla riflessione personale deve seguire un sereno confronto guidato in gruppo, come indicato nei suggerimenti dell’articolo PROPOSTA PER UN METODO

Funzioni esecutive nella Scuola

INIBIRE LA RISPOSTA IMPULSIVA

Sperando cari colleghi che siate arrivati sani e salvi a questa pagina, desidero condividere in free download un ideale percorso da fare in classe sulla funzione esecutiva INIBIRE LA RISPOSTA IMPULSIVA. Inutile sottolineare che il periodo che abbiamo attraversato ha enfatizzato il rischio di manifestazioni comportamentali problematiche da parte di bambini e ragazzi, che vanno poi gestiti in ambiente scolastico…oppure possiamo evidenziare la componente comportamentale di disturbi con l’adhd o il disagio psichico. Le Linee Guida per l’intervento, anche clinico, citano in ogni ogni caso la necessità di lavorare sull’autoregolazione e dè per questo che spero questa Lezione 1 sia rappresentativa del mio approccio e dei miei intenti!

Sono disponibile a presentare e discutere la proposta, garantendo la possibilità di costruire i percorsi sui bisogni formativi espressi dall’Istituto, integrando, se ritenuto utile, con incontri serali informativi forniti alle famiglie.

 Per qualsiasi informazione, potete scrivere, vi risponderò