PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI BES

La redazione di un Piano Didattico Personalizzato per Bisogno Educativo Speciale: il disagio psicologico

 

Riflessione per un PDP/BES in presenza di un disturbo d’ansia, fobia sociale e depressione. 

Come può un Consiglio di Classe della scuola secondaria accogliere e gestire attraverso un PDP/BES il disagio psicologico?

 E’ inevitabile, in questa conclusione di anno scolastico 2021/2022, riflettere sugli esiti della pandemia nelle nostre scuole; finalmente, dopo un primo periodo di incredibile silenzio, si raccolgono dati e si valutano gli effetti sul piano dello sviluppo globale e degli apprendimenti per bambini e adolescenti.

 

Per la scuola superiore di secondo grado, seppur con una serie di distinzioni sulla territorialità, sull’indirizzo dell’istituto o sul genere, i report regionali descrivono a partire dall’anno scolastico 2019/2020 un aumento costante dell’abbandono scolastico.

 

Per la precisione il dato più evidente riguarda il cosiddetto “abbandono informale”: significa che l’alunno smette di frequentare in corso d’anno senza motivi chiaramente legati agli scrutini o alla valutazione e generalmente non comunica formalmente alla scuola le proprie intenzioni.

 

Nella realtà dei fatti si tratta di ragazzi che non riescono più a sostenere una quotidianità di impegni, ruoli, investimenti adeguati alle richieste tipiche per l’età, in ambito famigliare, sociale e scolastico.

Sappiamo, per diretta esperienza, che spesso la loro sofferenza si manifesta in problemi di ansia, di panico, in disturbi alimentari, isolamento sociale, avvio di comportamenti di dipendenza, depressione.

 

Da parte delle Istituzioni un coro di voci chiede alla scuola di farsi carico di questo delicatissimo snodo epocale; nel concreto il Consiglio di classe, in collaborazione con la famiglia e gli specialisti, ha a disposizione la redazione del PDP/BES un documento che può diventare uno strumento efficace di orientamento nella relazione didattica con lo studente in difficoltà.

 

Le osservazioni, i colloqui con l’alunno e la famiglia e le relazioni dei professionisti (vedi articolo sugli indicatori di BES) impegnano il Consiglio di Classe a prendere in considerazione la situazione dell’alunno al fine di condividere alcune misure che favoriscano il suo successo formativo ed il superamento delle difficoltà.

 

Tali misure però, come chiarito dalla normativa, non riguardano una modifica nella programmazione degli obiettivi, né una modalità differenziata di valutazione; riguardano invece la gestione della didattica e dei suggerimenti sul piano della comunicazione e della relazione.

 

Come deve essere fatto un PDP/BES? Ricordiamo le sezioni del PDP secondo la normativa: deve essere esplicitato in un verbale il riconoscimento della situazione di bisogno.

 

“È necessario che l’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato per un alunno con Bisogni Educativi Speciali sia deliberata in Consiglio di classe dando luogo al PDP, firmato dal Dirigente scolastico (o da un docente da questi specificamente delegato), dai docenti e dalla famiglia. Nel caso in cui sia necessario trattare dati sensibili per finalità istituzionali, si avrà cura di includere nel PDP apposita autorizzazione da parte della famiglia.” Circolare Ministeriale n.8 del 6 marzo 2013.

 

 

SEZIONE ANAGRAFICA ED INFORMATIVA DELL’ALUNNA/O

Nome e cognome:_______________________________________

Data di nascita:_________________________________________

Classe ed indirizzo:__________

Eventuali non ammissioni alla classe successiva:______________

Altre informazioni a carattere anagrafico o generale:

_____________________________________________________________________________________________________________________________________

RILEVAZIONE DEL BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE

 

BES nell’area (barrare le voci di interesse):     (descrizione sintetica dei bisogni individuati)

□ cognitiva (difficoltà di attenzione, di memoria, borderline cognitivi, asperger lievi …)

□ degli apprendimenti (difficoltà nel metodo di lavoro e/o di studio, DSA senza certificazione

diagnostica valida …)

□ linguistica (stranieri neo-arrivati, stranieri che non hanno acquisito le competenze linguistiche

adeguate, disturbo aspecifico di apprendimento…)

□ motorio – prassica

□ dell’autonomia (ADHD, disturbi comportamentali…)

□ motivazionale (difficoltà di partecipazione alle attività di gruppo, poca tolleranza alla frustrazione,

rischio dispersione…)

□ socio-affettivo-relazionale (rapporti conflittuali con gli adulti e con i pari, Disturbo oppositivo

Provocatorio …)

□ Altro (malattia, traumi, dipendenza, lutto familiare…)

Alunna/o con (vanno sintetizzati gli elementi della relazione clinica che hanno reale ricaduta negli apprendimenti scolastici)

  • diagnosi clinica di: (specificare data e professionista)
  • relazione specialistica di : (specificare data e professionista)
  • osservazioni dei Docenti del Consiglio di Classe/ di altro osservatore: (riportare le osservazioni svolte dai docenti che effettivamente condizionano l’attività didattica)
  • La scuola ha già effettuato segnalazioni alla famiglia, anche negli anni precedenti, rispetto alla quale:È in corso valutazione
  • Non risultano difficoltà o disturbi
  • La famiglia non ha proceduto

Osservazioni del Consiglio:

Il Consiglio di Classe ritiene la personalizzazione opportuna e necessaria. Il seguente Piano Didattico Personalizzato, approvato all’unanimità, ha lo scopo di definire, monitorare e documentare, secondo una elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata, le strategie di intervento più idonee ed i criteri di valutazione degli apprendimenti.

APPROVAZIONE

Docenti del Consiglio di Classe

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______________________________________________         _____________________________________

______________________________________________         _____________________________________

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PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI DIDATTICI ED EDUCATIVI

 

DIDATTICA PERSONALIZZATA:

  • Favorire la frequenza scolastica, cercando di motivare, coinvolgere e responsabilizzare l’alunno;
  • Dichiarare allo studente di avere determinate aspettative comportamentali e cognitive rispetto al lavoro scolastico, in modo da coinvolgerlo e renderlo consapevole del percorso
  • Considerando le numerose assenze, utilizzare materiali e supporti in sostegno alla pianificazione delle attività e favorire la condivisione di appunti ;
  • Consentire il recupero delle carenze nelle singole discipline e/o fare attività di sportello;
  • Valutare per singole discipline l’eventuale progettazione sui livelli minimi attesi

INTERVENTI IN COLLABORAZIONE CON SOGGETTI ESTERNI:

  • Percorsi o tutoraggio dei servizi sanitari del territorio (SERD, spazio giovani, neuropsichiatria infantile, ecc…).
  • Percorsi o tutoraggio presso enti culturali, sociali o religiosi del territorio (associazioni, informagiovani, educatori del territorio, attività in enti religiosi, ecc..)
  • Attività sportive e/o artistiche scelte con obiettivi terapeutici e/o educativi e non solo prestazionali.     Percorsi di scuola/lavoro o di esperienze lavorative.
  • Affiancamento di una guida o di un insegnante nello svolgimento dei compiti a casa)

STRUMENTI COMPENSATIVI:

  • Permettere l’uso di supporti allo studio e alla memorizzazione;
  • Controllare la correttezza e completezza di mappe e schemi che lo studente utilizza per lo studio ed eventualmente durante alcune verifiche;
  • Fornire frequenti feedback sui criteri di valutazione e verifica;
  • Concordare le date delle interrogazioni orali;
  • Previsione di tempi più lunghi nell’esecuzione delle verifiche scritte, o ridurre il numero dei quesiti, senza modificare gli obiettivi

VERIFICHE E VALUTAZIONE:

  • Verifiche scritte ed orali, concordate con i docenti nei contenuti, nei tempi e nelle modalità.

IMPEGNI DELLA FAMIGLIA:

  • Stabilire una modalità condivisa di comunicazione con l’alunno e la famiglia, preferibilmente tracciata attraverso il registro elettronico o la mail d’istituto in merito a carichi di lavoro, appuntamenti per la didattica
  • Non assecondare e, anzi, contrastare le assenze
  • Incontrare periodicamente il coordinatore di classe per promuovere un’azione coordinata e monitorare il percorso didattico ed educativo
  • Effettuare eventuali incontri periodici con il servizio “CIC-Attività di ascolto” della scuola per un supporto di ordine psicologico o per un supporto della lettura di sé
  • Sostenere l’alunno sul piano psicologico attraverso un accesso regolare ai Servizi socio sanitari
  • Eventualmente, far affiancare l’alunna da un tutor nello svolgimento dei compiti a casa

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